lunedì 22 marzo 2010

Forse non tutti sanno che...

Questa sera stavo riflettendo sulla carriera politica di certi nostri personaggi.

E' interessante notare come la si possa riassumere in tre semplici passaggi:
1) Giovane Promessa
2) Solito Stronzo
3) Grande Saggio

E' anche curioso constatare, in taluni soggetti, l'interminabile lunghezza della fase due...

venerdì 19 marzo 2010

Progetto Milano

Per una città che corre veloce verso il 2011. Di fronte all'incertezza amministrativa dovuta alla probabile soppressione dei Consigli di Zona contenuta nella finanziaria e derogata a Gennaio 2011. Ci si augura l'introduzione dell'area metropolitana con la conseguente municipalizzazione degli attuali decentramenti amministrativi.

Di fronte a tutto questo si dimostra indispensabile l'importanza del ricambio all'interno della politica milanese. I giovani non basta che siano giovani, devono anche essere preparati.
Il PGT in discussione in questi mesi verrà approvato con buona probabiltà a Marzo 2011 e andrà a sostituire il vecchio piano regolatore del 1980. E' fondamentale far conoscere ai giovani che vogliono affrontare la sfida amministrativa:
il contenuto del Documento di Piano, del Piano delle Regole e del Piano dei Servizi.

Non possono non conoscere termini quali:
ATU - PCU - SLP - NIL - PTO

Devono saper affrontare la grande questione del trasporto pubblico che passa dall'ATM, dalle Ferrovie dello Stato, dalle Ferrovie Nord
Avere conoscenza del "Piano triennale delle opere" il documento in cui l'amministrazione dichiara la propria capacità di innovazione, sviluppo, efficacia ed efficienza in risposta ai bisogni emergenti.
Non solo competenze tecniche ma anche competenze sociali. Capire la nostra città, considerando gli attori in gioco:
Conoscere il tessuto associativo, mediatico locale, istituzionale, scolastico - universitario, lavorativo, sindacale, artigianale e commerciale.
Il rinnovamento è iniziato attraverso tutti i ragazzi e le ragazze che vorranno contribuire a crescere insieme a noi. Capire il nostro ruolo nei circoli sul territorio e il nostro ruolo nella città verso il futuro.

Per informazioni scrivere a gdprogettomilano@gmail.com

mercoledì 17 marzo 2010

Il piacere del viaggio

Quanto possono essere distanti due città? Cosa può separare il cemento dei nostri palazzi? Ho deciso di vedere una diversa città, mai vista. Diverse Case, diversi Palazzi, diversi Grattaceli nulla di nuovo solo diverso. Sono andato allora in un’altra città. Altre Chiese, altri Monumenti altre Statue nulla di nuovo, solo altro.

Deluso, un po’ arrabbiato feci ritorno alla mia città. Sulla strada un vecchio saggio fermò il mio passo. “Fermati, alza lo sguardo e osserva attorno a te” disse. Stavo attraversando alte montagne e prati immensi. Una valle si aprì sotto ai miei occhi. Avevo trovato quello che cercavo. Non case ma cespugli, non palazzi ma alberi, non grattacieli ma montagne.

Decisi di ripercorrere i passi che mi avevano portato alla prima città visitata. A metà strada alzai lo sguardo e non vidi chiese ma sabbia, non vidi monumenti ma scogliere, non vidi statue ma l’oceano. In quel momento capii. L'arrivo è solo un'altra partenza. Le strade restano strade. Ma il viaggio. Il viaggio racchiude la meta. L’uomo ha scoperto la meta senza conservare il piacere del viaggio.

sabato 13 marzo 2010

Sempre la

Inizia un nuovo Sabato di lotta democratica. Inizia la, al Parco delle Cave. La tra la Bersagliera e la Cerutti, la nel silenzio cittadino. Un luogo a metà tra il cemento e il cielo, quasi eterno, certo soave. Una chiacchera con la storia, un caffè con un saggio e tutto è perfetto la a Quarto Cagnino.

Corre la gente lungo le sponde della Cabassi, la primavera riscalda la Linterno e il suo destino. Silenzioso il pescatore attende all'Aurora, il saluto di un amico è la lotta democratica la a Quarto Cagnino.

Corre l'acqua nei canali, un aereo sorvola il cielo come nave.
Natura e uomo si incontrano sempre la, al Parco delle Cave.

giovedì 11 marzo 2010

Scogliere e Bruschette

Due amici decisero di uscire insieme una sera. Raggiunsero un pub e dopo essersi accomodati ordinarono da bere e da mangiare. Nell'attesa iniziarono a raccontarsi dei loro sogni e dei loro progetti.

"Quale è la cosa che desideri più al mondo?". Chiese il primo amico. "Mah, io vorrei costruirmi una villa su una scogliera Irlandere in cui godermi la pensione dopo essere diventato famoso per aver contribuito a risolvere il conflitto Israele-Palestina". Di fronte a questa risposta il primo amico si sentì quasi imbarazzato e restò in silenzio. "E tu, cosa desideri di più al mondo?". Chiese prontamente l'altro. "Beh, io vorrei una bruschetta", rispose sorridendo. "Una bruschetta?!? Ma che razza di desiderio sarebbe?". Sbottò il secondo amico.

Proprio in quel momento arrivò la cameriera del pub portando quanto ordinato dai due amici: due birre e una bruschetta. "Ecco vedi - disse il primo amico - almeno io il mio desiderio l'ho realizzato".

Morale: chi si accontenta gode.

mercoledì 10 marzo 2010

L'asino del peccato

Un giorno, in una cascina della bassa pianura padana, dalle parti Pavia, un anziano signore e il suo giovane nipote presero il loro asino per andare a Milano a trovare dei parenti che non vedevano da molto tempo.

Caricarono l'animale con i loro bagagli e salirono entrambi in groppa al povero animale che doveva sopportare così un bel peso. La gente li guardava e pensava: "Oh, povero asino. Quel signore è proprio senza cuore".

L'anziano decise così di scendere e lasciare sulla groppa dell'animale solo il bambino. Ora però l'anziano andava a passo più lento e dopo pochi chilometri sentì subito la fatica, la gente li guardava e pensava: "Oh, povero signore, deve fare proprio fatica, ma perchè non sale in groppa al suo asino?".

L'anziano decise di far scendere il bambino e salì lui sul dorso dell'animale. Passarono pochi minuti e la gente guardandoli pensava: "Oh, povero bambino, quel signore è proprio incoscente a lasciare a piedi un bambino così piccolo".

L'anziano decise allora di scendere anche lui e camminare insieme al bambino. Appena arrivati in un nuovo villaggio la gente li guardava e pensava: "Ma guarda te quei due, si portano dietro l'asino e non ci salgono sopra, chissà cosa gli passa per la testa!".

Morale: qualsiasi cosa farai, a qualcuno non andrà bene.