mercoledì 27 aprile 2011

Giro, vedo gente, mi muovo, conosco, faccio cose

E' una bella campagna elettorale! Dentro quei chilometri macinati ci sono tutte le motivazioni con cui un anno fa mi sono proposto coordinatore del Partito Democratico di questa zona, la mia zona, la Zona 7. Dentro quei chilometri c'è anche la storia di una zona grande quanto i comuni da cui è sorta: Muggiano, Baggio, Cassinazza, Barocco e Sala Nuova, Quinto Romano e Quarto Cagnino. Dentro quei chilometri ci sono le mani di coloro che l'hanno scritta, come quelle di: Francesco Petrarca, Papa Alessandro II, Stovani, Giannella, i Fratelli Zoia, Alippi, Montoli, Sisti, Clerici, Bega, De Gradi, Bezzo, Acerbi. Dentro quei chilometri ci sono tutte le persone che incontro, lo sguardo della città fragile, il lato oscuro di una metropoli che ha smarrito i luoghi della propria identità, della sua dimensione sociale, di solitudine a bassa intensità emotiva. Questioni che alimentano paure nel guardare: il povero, perché anche noi percepiamo di essere a rischio di povertà; il matto, perché anche noi ci sentiamo a rischio di disordine mentale; l'immigrato, perché anche a noi capita più spesso di sentirci stranieri; la donna vittima di violenza, perché anche a noi capita di sentirci soggetti di cura e contemporaneamente capro espiatorio del rancore dilagante.

Senza la riscoperta del valore e delle potenzialità del territorio saremo sempre schiacciati da luoghi-non luoghi, dall'invidia di vicinato, da vecchi e nuovi populismi. La Zona 7 ha la più grande superficie di Verde per abitante di Milano. In essa sono collocati, in un'ideale linea naturale: la Piazza d’Armi della caserma Santa Barbara, gli ippodromi di San Siro, il Parco delle Cave, il Parco di Trenno, il Bosco in Città fino ai fontanili di Muggiano e Rho. Preservando l’idea di naturalità e di gestione unitaria, ci saranno le condizioni per sviluppare strutture non invasive come: piste ciclabili, cambi di bocce, orti urbani, centri di piccola foresteria anche attraverso il recupero di strutture abbandonate o di cascine da destinare ad associazioni che abbiano tra gli obiettivi la conoscenza, la cultura del territorio e l’integrazione civica. Una grande esposizione sul campo, in vista dell’Expo 2015, in grado di modificare positivamente l’economia dell’intera città grazie allo sviluppo di nuovi posti di lavoro e riqualificare i borghi e i quartieri storici. Un'occasione irripetibile per rendere la nostra città più bella e più vivibile.

Ci siamo!

lunedì 4 aprile 2011

Ci siamo!

Nei prossimi mesi il blog ospiterà la mia campagna elettorale ma non cambierà la sua vocazione. Quella cioè di continuare ad in-dagere ovvero a spingere le menti verso quelle domande inedite senza le quali perderemmo la nostra bussola. Una caccia al tesoro infinta, in cui dobbiamo farci trovare sempre disponibili ad un’esperienza di ex-stasis, cioè esterna al nostro vissuto quotidiano. Per il poeta americano Roethke: “Una casa per la saggezza; un campo per la rivelazione. Parli alle pietre e rispondono le stelle”.

La mia casa, il PD; Il mio campo, la Zona 7. Parleremo ai luoghi, risponderanno i cittadini.

Come il pianeta del lampionaio nel Piccolo Principe, a cui amo richiamarmi, anche la nostra città ha accelerato negli ultimi vent’anni. Purtroppo chi l’ha amministrata non è stato in grado di accelerare insieme a lei e ora la solitudine, il rancore, il degrado sono entrati non solo negli scenari urbani ma anche in quelli sociali. La città vive come separata. Tante città. Nessun progetto.

Così non si può continuare.

Sono molteplici i motivi, i luoghi e le persone per cui mi sono candidato, e nei prossimi giorni ve ne parlerò. Una cosa è certa, mi sono candidato soprattutto perché non mi voglio più vergognare della mia città. La mia è un passione genuina, porterò avanti una campagna a costi “popolari” e se qualcuno vorrà aiutarmi sarà sempre il benvenuto.

Restate in ascolto.