mercoledì 19 maggio 2010

Un mese, una rotta

Fin dall'inizio della mia attività politica ho sempre creduto nel sano principio della trasparenza, quindi ho deciso di rendere pubbliche tutte le principali tappe effettuate nel mio percorso di conoscenza e di incontro con gli iscritti della Zona 7, in occasione della mia candidatura a Coordinatore di Zona, a partire proprio dall'approvazione del Regolamento presso la Direzione Metropolitana.
Questo ci permetterà di conservarne memoria per il futuro. Non dimenticandoci sia dei luoghi fisici sia dei luoghi Sociali - Organizzativi e permettere di condividere un bilancio delle sollecitazioni raccolte in occasione dell'Assemblea di proclamazione di Lunedì.

Lunedì 19 Aprile:
Direzione Metropolitana all'Hotel Michelangelo - Approvazione Regolamento per l'elezione del Coordinatore Cittadino e dei Coordinatori di Zona.

Mercoledì 21 Aprile:
Intervento presso la CdL di P.le Segesta all'assemblea degli iscritti del PD di Zona 7.

Giovedì 22 Aprile:
Partecipazione alla serata di formazione politica, sul libro di Illy, Così perdiamo il Nord, presso il circolo XXV Aprile.

Lunedì 26 Aprile:
Presentazione candidatura al Circolo Fratelli Cervi.

Lunedì 3 Maggio:
Primo incontro con il Capogruppo in CdZ, Ivano Grioni e Presentazione candidatura al Circolo XXV Aprile.

Martedì 4 Maggio:
Presentazione candidatura al Circolo Pio La Torre.

Giovedì 6 Maggio:
Gazebo Piazza Selinunte e giro del quartiere con De Marchi, Majorino, Maran e Fanzago.
12:00 CANDIDATURA UFFICIALE AL COORDINAMENTO DI ZONA

Venerdì 7 Maggio:
Partecipazione alla commissione istruttoria sul Parco delle Cave presso il CdZ e al gruppo di studio sul Territorio e sulle Cave.

Domenica 9 Maggio:
Partecipazione alla Festa del Tesseramento del Circolo Fratelli Cervi.

Martedì 11 Maggio:
Presentazione candidatura al Circolo Claudio Acerbi durante la serata di confronto Maran, Laforgia.

Giovedì 13 Maggio:
Intervento sul tema del lavoro interzonale tra le Zone 7 e 8 durante la serata di confronto candidati: Maran, Laforgia a Lampugnano.

Sabato 15 Maggio:
Presenza al Gazebo in Piazza Velasquez per la raccolta firme sull'acqua pubblica.

Lunedì 17 Maggio:
Discussione sulla Zona con il Coordinamento del Fratelli Cervi.

Mercoledì 19 Maggio:
Partecipazione alla serata di formazione politica sul libro di Alfieri, Peste di Milano, presso il Circolo Pio La Torre.

Giovedì 20 Maggio:
Presentazione candidatura al Circolo Enzo Biagi.

Venerdì 21 Maggio:
Partecipazione alla riunione organizzata dal Laboratorio di Quartiere di Selinunte sull'assegnazione del Mercato Comunale a nuova gestione con le categorie interessate.
Partecipazione alla Festa del tesseramento del Circolo XXV Aprile.

lunedì 17 maggio 2010

Prima di parlare...

Domenica sera ho assistito ad uno skatch di Maurizio Crozza: la famosa imitazione di Bersani. Beh... penso che l'unica cosa vera di quel personaggio sia l'accento. Crozza è fuori strada sui contenuti e sulla linea politica che il nostro Partito ha assunto finalmente da diversi mesi. E' facile criticare il lavoro degli altri senza essersi informati. Più comodo ancora è affermare che il Partito non ha argomenti usando come metro di paragone solo quello skatch. Questa mattina a Milano Bersani ha incontrato gli amministratori locali, vi scrivo solo alcuni passaggi prima di proseguire:

"La Lega sta a Roma e appoggia i ladroni"... "Il governo è in una empasse dal punto di vista della capacità di affrontare dei problemi che in questo momento ha il paese" ... La Lega "ha sempre detto 'Roma ladrona'. Evidentemente Roma non è ladrona, ma qualche ladrone c'è. Qualche ladrone c'è anche a ridosso di un governo nel quale la Lega sta avendo un ruolo fondamentale. Non ci sarebbe Berlusconi se non ci fosse la Lega a sorreggerlo"... "Ampliare a dismisura gli appalti di carattere riservato e fuori gara è il classico modo in cui la corruzione può diffondersi" ... "Ricordo che c'è il sospetto in alcuni di questi casi, che ci sono state esportazioni illecite di capitale e la ripulitura attraverso lo scudo fiscale. E' la giostra di Stato"..."Si deve comunque stare attenti ai polveroni e fare in modo che la magistratura possa avere il tempo e il modo per indagare bene". "La burocrazia la mantengono come il piede di un santo per le piccole opere poi queste opere diventano sprint dove c’é “l’aum-aum” e il “magna magna”. “Sul tema delle autonomie non hanno inventato niente. Loro hanno dato i soldi a Catania e a Palermo e hanno accettato che i soldi venissero investiti per le grandi opere come il Ponte sullo Stretto invece di investirli nelle piccole opere sui territori” ... "La cosa bella è che la la Lega dice ‘Se non ci danno il federalismo…’. Ma chi deve darvelo se siete voi al governo? La verità è che non hanno in mente uno straccio di idea” ... “Senza l’Europa, e quindi senza l’euro, saremmo un Paese con in mano carta straccia in mezzo al Mediterraneo”.


Ecco, prima di affermare che la satira di Crozza ha qualcosa a che fare con la realtà vorrei consigliarvi di andarvi a leggere anche tutte le dichiarazioni del Segretario. A partire da questa: QUI
oppure tutti i contenuti pubblicati dal Partito a questo indirizzo: LINK

La verità è che la vostra critica è solo una scusa. Una scusa alla pigrizia nel non avere dedicato due minuti della vostra vita ad informarvi prima di parlare. Eppure inconsapevolmente con la vostra pigiriza giustificate l'azione di questo Governo. Giustificate il monopolio dell'informazione. Giustitificate un modello culturale basato sulla chiacchera piuttosto che sullo studio. E ancora più grave sminuite il lavoro di tante persone sconosciute alle masse che ogni giorno, sacrificando tempo, energia e denaro, aggiungono un pezzo in più alla proposta di alternativa per questo Paese. Prima di parlare è bene informarsi e avere rispetto poi, se volete, possiamo anche crescere insieme.


sabato 1 maggio 2010

La mia candidatura a Coordinatore dei circoli Pd della Zona 7

Con questa tappa si conclude un congresso aperto ormai da quattordici mesi. Durante questa fase abbiamo avuto la possibilità, di sviluppare un dibattito politico di altissimo livello, sui temi e sulle competenze del nostro Partito. Forti di quello che abbiamo appreso dobbiamo andare avanti, sempre più rapidamente, verso le prossime sfide che ci attendono. Andare avanti però senza divisioni interne, poiché per le primarie e per i tre milioni di persone (7940 in Zona 7) che hanno votato dobbiamo avere grande rispetto. Perché dall’unità esca la voce che gridi al cambiamento: alla voglia di etica, di giustizia, di rispetto dello Stato, di innovazione sociale – politica – economica, di allargamento dei diritti e delle garanzie, di cura dell’ambiente; e quella voce deve essere la nostra. Il rinnovo del Coordinamento Cittadino è l’ultimo tassello di questo puzzle che, una volta completato, potrà essere il motore verso l’appuntamento del 2011.

Quello che dobbiamo sviluppare ora è un filo conduttore, un indirizzo politico chiaro nei confronti della visione d’insieme di una città in grado di relazionarsi con la Lombardia e l’Europa a partire proprio da progetti innovativi nei nostri quartieri e nei nostri parchi. Attraverso il ricordo dei martiri della resistenza noi oggi torniamo nei nostri quartieri. Se penso a ciascuno dei nostri sei circoli posso dire con esattezza almeno un’iniziativa che il circolo sta portando avanti nei propri quartieri. Una modalità, questa, che va oltre il 2011. Ci collega con al 2016 e ci permette di ragionare con lungimiranza sul lungo periodo. La presenza nei nostri quartieri deve essere il primo dei nostri obiettivi e su questo non credo ci sia bisogno di inventare nulla di nuovo. Ognuno di noi vive nel proprio quartiere e sa cosa è meglio fare.

Dobbiamo essere in grado di costruire anche un partito che sappia essere alternativo. Anche nell’affrontare temi poco sviluppati dalla quotidianità. Ecco io penso che il nostro dovere sia quello di riuscire a tenere accesi i fari dell’attenzione pubblica anche quando i media li spengono. Il nostro deve essere un segnale di lungo periodo. Così come sul tema dell’immigrazione, non serve emarginare gli stranieri. Io penso che una grande battaglia che come Partito potremmo fare è quella di chiedere l’istituzione di una consulta dei cittadini stranieri come già sperimentato a Verona e a Piacenza. Infine penso a un Partito moderno. Qui mi permetto di citare la frase di un mio grande maestro politico: “Ci vorrebbero meno uffici stampa e più uffici studio”. Ecco penso alle commissioni di Zona. La commissione Lavoro, la commissione Territorio così come mi piacerebbe veder sorgere una commissione sulla comunicazione. L’idea centrale resta quella di squadra. Questo è il primo punto che mi preme sviluppare. Unire tutte le competenze, tutte le idee e metterle in condivisione, contaminarci e proseguire insieme.

Si respira un forte disagio aggravato dal fatto che l'attuale governo mostra ormai segni evidenti di inadeguatezza, che si sommano all'arroganza. I cittadini, a mio avviso, chiedono ad un partito come il PD un coraggio e una determinazione nell'azione dell'opposizione e una sorta di rassicurazione nelle capacità innovatrici e risolutrici della sua dirigenza a partire dalle sue strutture di base. Unica ricetta contro la Lega. Occorre immaginare un PD in cammino. che, attraverso l’articolazione dei suoi circoli, abbia la capacità tanto di presenziare i “luoghi” quanto di intercettare i “flussi”, di persone, di fenomeni, di idee. Il radicamento di cui spesso parliamo vuol dire certamente essere presenti e visibili, stare tra la gente, non solo in campagna elettorale. Per questo occorre una rete dei circoli che sia efficace nella sua azione di presidio territoriale e che si muova “all’unisono” senza sprechi di energia. Ma radicarsi vuol dire anche entrare nella testa dei cittadini, mettersi in sintonia con i loro bisogni, le domande. Ci sono persone che non entreranno mai nei nostri circoli, non si avvicineranno mai a un nostro gazebo. Eppure ci osservano, ci giudicano. E, soprattutto, ci voterebbero, se vedessero, nel Pd, la forza politica che sa capire i loro problemi e sa indicarne le soluzioni. Radicamento è conoscere il quadro in cui ci si muove. Studiare e approfondire. Non essere ossessionati solo dalla dimensione quotidiana delle vicende politiche.

Bisogna avere uno sguardo lungo e mettere insieme i tasselli di un cambiamento in atto che spesso non sappiamo riconoscere. Dobbiamo insomma ripartire dalle radici, dal territorio, da una squadra, dai percorsi alla memoria, dalla costruzione di un’alternativa, itinerante e moderna per vincere la sfida del 2011. Oggi è la festa del lavoro, oggi c’è poco da festeggiare, i diritti sono negati e le garanzie azzerate. Quale civiltà è questa?