mercoledì 13 luglio 2011

Come la formica

Riprendo ora, con un certo ritardo, la pubblicazione di contenuti su questo blog. Lo faccio a margine di un faticoso processo politico. All'arrivo della pausa estiva voglio imitare la formica. Rifletto, accumulo contenuti affinché l'inverno non ne sia vuoto.

"Guardi chi passa nella grande estate: la bicicletta tinnula, il gran carro tondo di fieno, bimbi, uccelli, il frate curvo, il ramarro". Così scriveva il Pascoli.

Nella mia estate c'è dentro tutto, ancora per poco. A Settembre faremo ordine. Per Virgilio: Labor omnia vicit improbus. Le difficoltà sono vinte dal duro lavoro. Non sarà certamente un percorso facile ma questo partito ora governa.

La sensazione è che una volta lanciata in mare la barca possa governarsi da sola, ma se le stelle non fanno costellazione e il comandate non fa altro che tenere la barra dritta, senza interpretare le correnti, le onde la riporteranno presto a riva.

La differenza è che ora navighiamo in un mare molto più ampio di Milano. Questo mi spaventa.

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