giovedì 14 luglio 2011

L'ambrogino

Domenica ho consegnato il mio primo ambrogino d'oro. Non ho però trovato alcuna storia ufficiale in internet, nulla che raccontasse il perché la più alta onoreficenza di Milano sia, dal 1925, proprio quella particolare moneta. Così ho cercato tra i miei testi, ho studiato e alla centenaria ho raccontato questa storia che ora trasmetto a voi:

L'Ambrogino (o Ambrosino) è, come dicevo prima, una moneta risalente alla metà del XIII secolo. E' l'equivalente milanese del più noto fiorino d'oro battuto sempre nello stesso periodo storico. Portava sul fronte l'icona di Sant'Ambrogio e sul retro dei fratelli San Gervaso e Protasio sulle cui biografie non mi soffermo. L'Ambrogino (insieme ai quasi coetanei genovino (di Genova), fiorino (Firenze) e zecchino (Venezia)) fu una delle prime monete d'oro a essere coniata dopo la caduta dell'Impero Romano in Italia. L'utilizzo dell'oro nella monetazione europea fu resa possibile dalla ripresa dei commerci con il nordafrica da cui arrivava la maggioranza dell'oro utilizzato per le monete e il commercio. Era sentita l'esigenza di monete utilizzabili e riconosciute per il commercio con i paesi arabi, dove erano ancora largamente utilizzate monete in oro (il dinar). Nel XIII secolo e fino al rinascimento queste monete, grazie alla crescente potenza bancaria, divennero le monete di scambio preferite in Europa, una sorta di dollaro dell'epoca. La forza di una moneta si basa proprio sulla sua autorevolezza e quindi su quanto questa è riconosciuta nel mondo.

Ambrogino, Zecchino, Genovino, Fiorino avevano tutte un peso simile ai 3,5 grammi (il peso era dato da una complessa determinate della proporzione con il valore dell'argento di 1 a 12 secondo la riforma di Carlo Magno basata sulla Libbra, "lira" usata come unità di peso pari a 325 grammi di argento) ed erano composte da oro puro a 24 K (signoraggio a parte su cui non mi soffermo), calcolando che l'oro puro è quotato 31 Euro al grammo, il potere d'acquisto di un ambrogino è oggi pari a circa 108 Euro.

Sulla fine del 1300, quando Gian Galeazzo Visconti costituì il Ducato di Milano sotto Venceslao imperatore del Sacro Romano Impero, Milano era nel periodo più florido della sua storia medievale ed essere in possesso di un ambrogino d'oro significava essere una persona importante e sicuramente di grande prestigio. Un ricco commerciante di spezie, piuttosto che un abile conciatore di tessuti ornamentali (viaggio con la fantasia).

Proprio per questo prestigio simbolico l'ambrogino d'oro è anche la massima onoreficenza concessa dal Comune di Milano. Istituita nel 1925 dal Senatore e Sindaco di Milano, Luigi Mangiagalli. Vi sono due categorie di Ambrogini d'oro: la Medaglia d'oro e l'Attestato di civica benemerenza. Ogni anno vengono assegnati fino a un massimo di 30 medaglie d'oro e 40 attestati di benemerenza. I premiati sono scelti dall'Ufficio di presidenza del consiglio comunale di Milano; il sindaco ha diritto di veto. La consegna avviene il 7 dicembre, festa di Sant'Ambrogio. Oltre a queste l'Ambrogino è concesso a tutti i cittadini residenti che compiono i 100 anni di età.

Come la signora Enrica a cui ho fatto gli auguri!

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